Di sotto il cellophane

Il cellophane e la semplicità dell’immagine della vita cristiana che vi è rinchiusa, che vive comunque e attende il gesto del Signore. Silenzioso e clamoroso in Clemente Rebora. Abbracciata la fede, tutto il resto, anche la parola alata della poesia, gli appare quello strato leggero e incatenante. La vita del cristiano la libertà.
“Infine io mi levai come folgorato di pianto – e pensarono i più che io mi fossi sentito male per l’eccessivo lavoro. Da quel momento Dio mi tolse il dono della parola in pubblico, come già da tempo quella dello scrivere – e me la concesse solo nella carità e nell’insegnamento, per quel tanto che la mia miseria faceva alla sua vita”.