Con un decreto costituzionale, il Presidente egiziano Mohamed Morsi aumenta i suoi poteri. Il presidente, secondo la nuova norma può «assumere qualsiasi decisione o misura per proteggere la rivoluzione» e le sue decisioni sono inappellabili. Il leader dell’opposizione, Mohamed El Baradei, ha dichiarato che grazie a questa nuova norma Morsi è diventato il «nuovo Faraone». Voci della società civile accusano il presidente di aver tradito la rivoluzione nata a piazza Tahir.
Dopo aver fatto fuori la giunta militare, Morsi, e i Fratelli musulmani, aumentano il loro potere nel nuovo Egitto. La decisione di Morsi giunge all’indomani della soluzione della crisi di Gaza. E, forse, non ne è estranea.